Concorso Intermarmor – Menzione Speciale della Giuria

May 17th, 2011

Una lastra di 370×135 cm. La memoria corre subito al monolite di “2001 Odissea nello spazio”.

Il quarzo, materia che si forma col fuoco e con l’acqua, nelle viscere della terra o nelle cavità naturali.

Come affrontare il monolite della ch – Roma che deve avere nuovamente a che fare con il fuoco e acqua?

 

LINEE GUIDA

Utilizzare per la massima estensione possibile le dimensioni longitudinali della lastra.

Viste le dimensioni “notevoli”, fare in modo che l’isola si presti ad un doppio uso.

“Scomparire” quando non è usata e ritrovare il suo aspetto di monolite, oggetto/scultura.

Usare il colore nero A3.

Utilizzare le luci  LED sia come elemento che esalti la forma sia come elemento funzionale.

Essere accessibile.

DESCRIZIONE

Le caratteristiche dimensionali della lastra (Collezione wawe, effetto ardesia a spacco) ci hanno suggerito di lavorare su due aspetti, quello del monolite e quello della forma dei  cristalli di quarzo.

Abbiamo scelto di organizzare il piano di lavoro predisponendo le varie zone lungo l’asse longitudinale, cercando di sfruttare al massimo le possibilità della lastra.

Tutta la struttura e costituita da lastre accoppiate, per uno spessore totale di 40mm

La lunghezza prevista per l’intero piano di lavoro è di 3590mm per una profondità di 780mm.

Il piano di cottura è del tipo in linea , con i quattro fuochi disposti longitudinalmente.

Segue un piano di lavoro mobile e il lavabo doppio della serie F11 Double 40 con scolapiatti mobile.

Il fronte laterale è stato modellato tenendo presente le strutture prismatiche di alcuni cristalli di quarzo e per rievocare l’idea di una scheggiatura naturale della roccia.

Funzionalmente si presta a rendere accessibile l’isola anche a persone con deficit motorio.

Le facciate laterali sono aperte in maniera da accogliere vani per riporre stoviglie e attrezzature necessarie al lavoro in cucina.

Viste le dimensioni del manufatto e lo spazio che occuperebbe in una cucina, abbiamo pensato a come renderlo più flessibile a diversi utilizzi.

E nata così l’idea di “chiudere” l’isola in una scatola che ne riveli la vera natura solo nel momento in cui deve essere usata. La proposta è quella di creare un piano scorrevole sorretto da lastre perpendicolari, che, aperto, funzioni anche come tavolo da colazione o da pranzo.

Chiuso invece ricorda la struttura del monolite e diventa una sorta di scultura ambientale.

Inoltre si presta anche ad essere usato come piano di appoggio.

Se si ridimensionano piano di lavoro, di cottura e lavabo, la struttura può essere realizzata in dimensioni più contenute e quindi adattabile a qualsiasi tipo di ambiente

 

SOLUZIONI TECNICHE

Il piano scorrevole  viene reso più suggestivo nel suo minimalismo dalla presenza di luci LED (serie Spargi 01) posizionate mediante una scanalatura di alloggio nella faccia inferiore dello stesso, lungo entrambi i bordi longitudinali.

In posizione di apertura la luce si irradia sul piano di lavoro mentre posteriormente segna lo spazio di alloggiamento di eventuali sedute.

Lo stesso sistema di luci viene previsto anche per i vani porta oggetti delle facciate laterali.

L’alimentatore del LED e tutto ciò che serve al funzionamento degli stessi, troverà spazio all’interno dell’isola. L’energia verrà trasmessa ai LED tramite un cavo mobile flessibile posto sotto al piano orizzontale o, in alternativa, servirà a caricare un accumulatore.

 

Gli scarichi del lavabo doppio e dello scolapiatti mobile sono mascherati dalla struttura prismatica sul fronte principale e dal piano chiusura posteriore,

Al fine di rendere ispezionabile la zona degli scarichi ed eventualmente l’adduzione del gas, si è previsto di rendere asportabile una parte della lastra posteriore tramite l’utilizzo di giunti di collegamento tipo  Haas (Hafele) collocati nello spessore della lastra mediante fresatura.

 

Per rendere scorrevole la struttura di copertura, abbiamo pensato di inserire sotto la base degli elementi verticali, sei  coppie di ruote ad incasso (Hafele) da alloggiare in sede creata nello spessore di 40mm delle lastre accoppiate. Lo scorrimento parallelo sarà agevolato dalla predisposizione di due guide in acciaio con sistema di bloccaggio in posizione di chiusura e fermo di tenuta avvitate alla base delle facciate laterali dell’isola e delle lastre verticali della copertura.

Questo sistema può anche essere sospeso e agganciato al bordo superiore e eventualmente motorizzato.

Per rendere completamente chiudibile la struttura, è necessario montare sul lavabo un miscelatore abbattibile del tipo Hole.

Sia il piano di cottura che il lavabo sono incassati di cm 5 per consentire la “scomparsa” delle griglie dei fuochi e del miscelatore del lavabo.

Capogruppo: Arch. Giovanna Quarto

Progettista: Mimiola Alessandro

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